giovedì, Aprile 25, 2024

ENI AFFRONTA GOLIAT

Must read

TotalEnergies completa l’acquisto di SapuraOMV in Maesia

Dopo che, alla fine del gennaio 2024, TotalEnergies aveva acquisito il 50% degli interessi di SapuraOMV Upstream Sdn, un operatore indipendente di gas malese,...

Novità al vertice: Maurizio Coratella è il nuovo Vicepresidente di McDermott

Maurizio Coratella, aresino classe 1965, è stato nominato Vicepresidente esecutivo e Direttore operativo di McDermott International Ltd, presso cui presterà servizio a partire dal...

Nuova scoperta di Petrobras in acque profonde

Nel bacino del Potiguar, a circa 190 chilometri da Fortaleza, in Brasile, Petrobras ha scoperto un accumulo di petrolio in acque ultra profonde a...

Pichetto Fratin: “Gas indispensabile fino al 2050”

Nel corso di un'intervista rilasciata dal Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a Simone Spetia e andata in onda durante la...

Un contesto molto complesso dal punto di vista ambientale, data la ricchezza di biodiversità e la particolare sensibilità degli ecosistemi locali, come quello di Goliat nel Mare di Barents, ha portato alla realizzazione di impianti per l’estrazione e la produzione di idrocarburi che, per le loro caratteristiche, definiscono lo standard del settore attraverso l’adozione di tecnologie e la costruzione di mezzi appositamente realizzati per l’Artico. Goliat, scoperto nel 2000, consiste di due riserve principali contenenti petrolio e una formazione superficiale di gas; la perforazione è proseguita in altri cinque pozzi e l’avvio della produzione è prevista a breve. È previsto che il sito resti attivo per quindici anni, con possibilità di estensione se nuove scoperte verranno fatte nelle vicinanze. Per condurre questo progetto è stata costruita la Sevan 1000 FPSO, una piattaforma operativa galleggiante unica, concepita come un impianto di produzione dalla singolare forma cilindrica, che consente il carico di idrocarburi su speciali navette anche in condizioni climatiche e del mare estreme. La piattaforma, che ha possibilità di stoccare ben 1 milione di barili di petrolio, è alimentata per metà del fabbisogno da energia elettrica dalla terraferma grazie all’installazione del più lungo cavo sottomarino al mondo di questo genere: questa soluzione ridurrà del 50% le emissioni di anidride carbonica. Recentemente l’unità, costruita presso i cantieri sudcoreani di Hyundai Heavy Industries su mandato di Eni, ha preso il largo a bordo della heavy-lift vessel Vanguard con destinazione Nord Europa, dove sarà scaricata. Con i suoi 107 metri di diametro, la floating production, storage and offloading vessel di ENI sarà il carico più grande sinora trasportato dall’unità autoaffondante della controllata di Boskalis.

Html code here! Replace this with any non empty text and that's it.

Latest article

TotalEnergies completa l’acquisto di SapuraOMV in Maesia

Dopo che, alla fine del gennaio 2024, TotalEnergies aveva acquisito il 50% degli interessi di SapuraOMV Upstream Sdn, un operatore indipendente di gas malese,...

Novità al vertice: Maurizio Coratella è il nuovo Vicepresidente di McDermott

Maurizio Coratella, aresino classe 1965, è stato nominato Vicepresidente esecutivo e Direttore operativo di McDermott International Ltd, presso cui presterà servizio a partire dal...

Nuova scoperta di Petrobras in acque profonde

Nel bacino del Potiguar, a circa 190 chilometri da Fortaleza, in Brasile, Petrobras ha scoperto un accumulo di petrolio in acque ultra profonde a...

Pichetto Fratin: “Gas indispensabile fino al 2050”

Nel corso di un'intervista rilasciata dal Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin a Simone Spetia e andata in onda durante la...

TotalEnergies si espande in Texas

La multinazionale francese TotalEnergies ha acquisito il 20% della partecipazione al progetto Dorado nell'ambito del giacimento di gas naturale Eagle Ford, in Texas, detenuto...