Il Congresso degli Stati uniti ha approvato ieri la costruzione dell’oleodotto Keystone LX, su cui si discute da anni nel Paese, sfidando il presidente Barack Obama che ha minacciato di imporre il proprio veto. Il progetto della TransCanada, che prevede la creazione di un percorso più breve per trasportare il petrolio estratto dalle sabbie bituminose dell’Alberta, in Canada, fino al golfo del Messico, già approvato dal Senato, ha ricevuto ieri il via libera della Camera con 270 voti favorevoli e 150 contrari. L’approvazione dell’oleodotto è uno dei primi obiettivi del nuovo Congresso a maggioranza repubblicana, che sfida l’autorità di Obama: secondo la Casa Bianca, la decisione sulla costruzione dell’oleodotto è di competenza dell’amministrazione, visto che il Keystone XL attraversa il confine tra Stati Uniti e Canada, ed è necessario attendere il rapporto finale del dipartimento di Stato prima della scelta finale. Il presidente Obama ha più volte detto che approverà il progetto se avrà la certezza che l’oleodotto, che trasporterebbe 830.000 barili di petrolio al giorno lungo 1.900 chilometri, “non avrà un impatto significativo sull’ambiente”.