La corporation energetica norvegese Statoil si è assicurata il semisubmersible rig Transocean Spitsbergen, della compagnia svizzera Transocean – tra i primi operatori al mondo nelle perforazioni offshore – per due diversi incarichi in Gran Bretagna e in Norvegia, firmando altrettanti contratti il cui valore complessivo supera ampiamente i 100 milioni di dollari.
Nel Regno Unito, Statoil utilizzerà lo Spitsbergen per perforare tre nuovi pozzi esplorativi nelle aree Jock Scott e Verbier, nell’ambito del giacimento Marine che dovrebbe avere riserve di greggio pari a 250 milioni di barili e il cui ‘first oil’ è previsto per il 2018. “L’utilizzo del rig di Transocean ci consentirà di esplorare nuove opportunità in Gran Bretagna, dove attualmente stiamo portando avanti la più importante campagna dal 2011” ha commentato Jenny Morris, vice president Exploration UK di Statoil. Questo primo contratto con Transocean, ha rivelato la stessa Statoil in una nota, ha un valore di 18 milioni di dollari.
Dopo le fatiche britanniche, che inizieranno la prossima estate per terminare entro fine anno, il semisubmersible rig si sposterà quindi nell’offshore della Norvegia, dove la corporation lo utilizzerà – in forza ad un contratto del valore di 95 milioni di dollari – per perforare sei nuovi pozzi di produzione nell’ambito della licenza Aasta Hansteen, un giacimento di gas scoperto nel 1997 che ha riserve per 47 miliardi di metri cubi. Questo campo estrattivo verrà sviluppato tramite una nuova unità FPSO attualmente in costruzione in Norvegia, che sarà la più grande al mondo e inizierà ad operare all’inizio del 2018.
Geir Tungesvik, senior vice president Drilling & Well di Statoil, he ricordato che la compagnia ha già utilizzato diverse volte, e con soddisfazione, il Transocean Spitsbergen per attività nell’offshore norvegese.