Cresce ancora l’impegno di Saipem nell’offshore egiziano: l’azienda italiana, che già nei mesi scorsi aveva ottenuto da Eni l’incarico di sviluppare le infrastrutture del maxi giacimento di gas Zohr, scoperto dalla stessa Eni nel 2015, ha firmato con Petrobel – joint venture tra IEOC (filiale Eni in Egitto) e EGPC (Egyptian General Petroleum Corporation), responsabile per lo sviluppo del campo per conto di PetroShorouk, joint venture tra EGAS (Egyptian Natural Gas Holding Company) e IEOC – una variazione del precedente contratto.
Le modifiche, il cui valore complessivo ammonta a 900 milioni di dollari, includono l’installazione di una condotta per l’esportazione del gas del diametro di 30 pollici e l’installazione di una condotta di servizio del diametro di 8 pollici, nonché attività EPCI per lo sviluppo in acque profonde (fino a 1700 mt) di 4 pozzi e l’installazione di cavi ombelicali. I lavori inizieranno a luglio 2017 ed è previsto che si concludano entro la fine del 2018.
Per svolgere il nuovo incarico, Saipem impiegherà alcuni mezzi navali altamente qualificati della propria flotta quali: il Castorone, nave di ultima generazione specializzata nella posa di tubi in acque ultra-profonde; la Saipem FDS2 e la Saipem 3000, mezzi per lo sviluppo di campi sottomarini, nonché il Castoro Sei per la posa e il Castoro 10 per l’interro di condotte.
“Siamo soddisfatti che le nostre attività di sviluppo del giacimento Zohr siano in linea con le sfidanti tempistiche previste dal cliente”, ha commentato Stefano Cao, AD di Saipem. “Anche nell’esecuzione di questa ulteriore fase di sviluppo, utilizzeremo i nostri mezzi tecnologicamente più avanzati e faremo leva sulle nostre comprovate capacità e competenze affinché venga assicurato il raggiungimento degli obiettivi del nostro Cliente. Questa acquisizione conferma e consolida la nostra presenza nell’area del Mediterraneo orientale e segna un ulteriore successo di Saipem nel segmento SURF (subsea, umbilicals, risers, flowlines) dell’E&C Offshore”.