“Nonostante la grande spinta arrivata dai piani di super e iper ammortamento nel corso del 2017, recentemente estesi a tutto il 2018, il contesto delle raffinerie, fortemente tradizionalista, sembra ancora lontano dal concetto di Industry 4.0” esordisce l’Ing. Salvatore Squillaci, Product Manager Analyzers and Flow Solutions di SICK S.p.A. “Le soluzioni per rendere possibile questo sviluppo ci sono, ma la loro adozione è ancora piuttosto ostica per il comparto petrolchimico. Eppure il revamping degli impianti con l’implementazione di nuovi sensori e nuovi approcci è molto più semplice di quanto si possa immaginare”.
A dimostrazione di queste parole, l’Ing. Squillaci terrà, nel corso della prossima edizione di mcT Petrolchimico (30 novembre, Crowne Plaza Hotel – San Donato Milanese), due interventi: “Industry 4.0, prodotti e servizi intelligenti per il settore petrolchimico” nella fase congressuale del mattino e il workshop “Soluzioni di analisi per l’industria del processo” nel pomeriggio.
Scopo degli speech è illustrare le potenzialità delle nuove generazioni di Sensori Intelligenti, valutando diversi aspetti tra i quali la gestione dei dati diagnostici avanzati e l’accessibilità sicura da remoto, che permettono di massimizzare la disponibilità della misura e garantire l’ottimizzazione del processo. Le nuove soluzioni consentono di avere la misura sempre sotto controllo abbattendo anche i costi e le tempistiche di intervento. Grazie a questa potenzialità, infatti, la risoluzione delle problematiche relative ad un eventuale malfunzionamento di sensori o di soluzioni complete è molto più economica e rapida, evitando arresti dell’impianto per tempi prolungati.
Una delle principali barriere all’adozione di soluzioni innovative riguarda la sicurezza dei dati e la paura che l’interconnessione dei diversi dispositivi e i collegamenti da remoto possano avvenire a danno della produzione. “L’interfaccia diretta di un sensore col cloud può essere assolutamente sicura”, garantisce l’Ing. Squillaci. “Esistono procedure, strategie e strumenti che consentono di raggiungere questo scopo senza pregiudicare la sicurezza, come nel caso in cui si debba operare su un analizzatore da remoto, garantendo la trasparenza su cosa viene fatto e come”.
“I vantaggi nell’utilizzo di una soluzione Industry 4.0 oriented sono evidenti e le agevolazioni fiscali sono interessanti: è il momento di guardare al futuro e cogliere i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie”, conclude Salvatore Squillaci.
Tra le numerose soluzioni di SICK, ad mcT Petrolchimico 2017 sarà presentato il fotometro MCS300P, che verrà presentato nel workshop pomeridiano.
Grazie alla combinazione del metodo di misurazione non dispersivo con il concetto di intercambiabilità della cella di misura, MCS300P rileva tutti i componenti attivi sia nel range infrarosso che in quello visibile. L’utilizzo di due ruote filtri consente l’analisi simultanea fino a 6 componenti. Durante il monitoraggio dei processi MCS300P considera anche parametri esterni come pressione, temperatura, portata volumetrica e tenore di ossigeno, garantendo la massima affidabilità in range variabili da basse ad alte concentrazioni (ppm… %vol).
MCS300P lavora con temperature fino a 200°C e pressioni fino a 60 bar; le celle di misura sono testate per un utilizzo sicuro sia con gas che con liquidi combustibili, corrosivi e tossici. Inoltre, il fotometro è disponibile in versione per aria sicura o classificata per zona 1 e zona 2.
I moduli I/O integrati e i protocolli di comunicazione Modbus, TCP e OPC semplificano l’accesso e l’uso dell’analizzatore, che può essere controllato attraverso un display integrato o mediante un software di configurazione e diagnostica con accesso da remoto.