Alla fine non c’è stato nulla da fare: Total ha lavorato a livello internazionale per trovare una soluzione che le consentisse di continuare a lavorare in Iran, nonostante le nuove sanzioni americane che presto entreranno in vigore nei confronti di Teheran, ma questi sforzi hanno evidentemente avuto esito negativo.
Come riportato nelle scorse ore dalla TV di Stato iraniana, che cita il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh, la corporation energetica francese ha infatti ufficializzato la decisione di ritirarsi dall’Iran, abbandonando il progetto di sviluppo di un mega giacimento di gas naturale, che sarebbe stato uno dei più grandi mai realizzati nella Repubblica Islamica.
Total aveva già preannunciato nei mesi scorsi di stare valutando l’opportunità di abbandonare il Paese, in conseguenza delle nuove sanzioni firmate dal presidente USA Donald Trump l’8 maggio scorso, rinunciando così a sviluppare, in partnership con la cinese Petrochina, il South Pars 11 (SP11), giacimento di gas che avrebbe dovuto soddisfare il consumo interno iraniano.
Il nuovo regime sanzionatorio introdotto da Washington entrerà in vigore concretamente il 4 novembre 2018, colpendo direttamente enti o aziende iraniane. Il timore di Total, come di molti altri soggetti economici internazionali, è però quello di incorrere nelle cosiddette sanzioni indirette: alle società americane sarà infatti vietato intrattenere rapporti commerciali e di business con aziende attive a vario titolo in Iran o in rapporti con partner iraniani. E al momento una larghissima parte dei progetti internazionali della major francese sono finanziati proprio da banche a stelle e strisce: un sostegno che ovviamente Total non può permettersi di perdere, insieme ai molti contratti detenuti negli Stati Uniti. Motivo per cui la società parigina aveva tentato di trovare una sorta di escamotage, o comunque una qualche forma di esenzione delle sanzioni per questo specifico progetto energetico. Percorso che tuttavia pare non aver avuto sbocchi concreti, visto che Total alla fine ha deciso di abbandonare lo sviluppo del giacimento South Pars 11 e di lasciare l’Iran.