Eni e Lukoil hanno firmato un accordo per lo scambio di quote di partecipazione in tre licenze esplorative nelle acque poco profonde del Messico.
Secondo i termini dell’accordo, Eni cederà a Lukoil una partecipazione del 20% nei Production Sharing Agreement (PSC) di Area 10 e Area 14, e acquisirà una partecipazione del 40% nel PSC di Lukoil per l’Area 12. L’obiettivo dell’accordo, alla luce della vicinanza dei blocchi, è di diversificare i rischi esplorativi, accedere a maggiori opportunità e aumentare le sinergie operative. Le nuove joint venture avranno la seguente composizione: Area 10: Eni 80% (operatore), Lukoil 20%; Area 12: Lukoil 60% (operatore), Eni 40%; Area 14: Eni 40% (operatore), Citla 40% e Lukoil 20%. L’accordo è soggetto all’approvazione delle autorità messicane.
I tre blocchi sono situati nel promettente bacino del Sureste e sono stati assegnati a Eni e Lukoil nel 2017 a seguito di una gara internazionale denominata “Ronda 2.1”, organizzata dalla Commissione Nazionale degli Idrocarburi (CNH) del Messico. La campagna esplorativa – scrive l’Eni in una nota – dovrebbe iniziare a partire dalla metà del 2019.
Eni è presente in Messico dal 2006 e ha costituito la sua controllata al 100% Eni Mexico nel 2015. Dopo l’approvazione dell’accordo odierno da parte delle autorità messicane, Eni deterrà diritti in sette blocchi di esplorazione e produzione tutti offshore: Area 1 (Eni 100% operatore), Area 7 (Eni 45% op.), Area 10 (Eni 80% op.), Area 12 (Eni 40%), Area 14 (Eni 40% op.), Area 24 (Eni 65% op.) e Area 28 (Eni 75% op.). A luglio 2018 CNH ha approvato il piano di sviluppo per le scoperte di Amoca, Miztón e Tecoalli, situate nella Area 1, che si stima contengano 2,1 miliardi di barili di olio equivalente in posto (90% olio) in rocce serbatoio di ottima qualità.