BP ha deciso di sviluppare ulteriormente i propri asset nell’offshore del Golfo del Messico, e in particolare il giacimento Atlantis, su cui la major britannica investirà oltre 1 miliardo di dolalri.
La stessa corporation ha infatti annunciato di aver approvato la Fase 3 di sviluppo del giacimento, che vale 1,3 miliardi di euro. La decisione è arrivata al termina di un’analisi che ha evidenziato la scoperta di 400 milioni di barili addizionali di petrolio in posto nel giacimento.
Inoltre, con le stesse tecnologie di ricerca, sono stati individuati 1 miliardo di barili addizionali di petrolio in posto nel giacimento Tunder Horse e sono state fatte altre due nuove scoperte vicino all’impianto produttivo di Na Kika, sempre nella regione del Golfo.
“Il Golfo del Messico resta assolutamente centrale nella strategia di BP basata sullo sviluppo delle attività di produzione petrolifera con elevati margini. Stiamo rafforzando una posizione di leadership mondiale sviluppando le risorse dei nostri giacimenti grazie a tecnologia produttività e successi nell’esplorazione” ha commentato Bernard Looney, CEO della divisione Upstream di BP.
“Il business del Golfo del Messico è centrale nella strategia di BP di sviluppo di produzione di petrolio con elevati margini. Ci stiamo costruendo una posizione di leadership mondiale sviluppando le risorse dei nostri giacimenti grazie a tecnologia, produttività e successi nell’esplorazione” ha commentato Bernard Looney, CEO della divisione Upstream di BP
“Questi giacimenti sono peraltro ancora giovani. Solo il 12% degli idrocarburi in posto nel nostro portafoglio di asset nel Golfo del Messico è stato sfruttato finora. Riteniamo quindi ci possano essere ancora ulteriori possibilità di sviluppo, che ci consentiranno di creare ulteriore valore nei prossimi anni”.