Pesano troppo le sanzioni imposte da Donald Trump su Lukoil e Rosneft, due delle maggiori società petrolifere russe, che insieme rappresentano il 55% della produzione di petrolio dello stato.
L’obiettivo di Washington è quello di bloccare i guadagni della Russia per metterla con le spalle al muro e costringerla a negoziare un cessate il fuoco in Ucraina.
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La procedura di gara per la cessione delle attività estere, perciò, è già iniziata. “A causa dell’introduzione di misure restrittive nei confronti dell’azienda e delle sue controllate da parte di alcuni Stati, l’azienda annuncia la sua intenzione di vendere i suoi asset internazionali“, si legge in un comunicato stampa di Lukoil.
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