Il Brasile ha venduto solo cinque dei 92 blocchi offerti con nove società partecipanti, rispetto ai 17 blocchi assegnati nella precedente (2019).
Grandi compagnie petrolifere internazionali come ExxonMobil, BP ed Equinor hanno scelto di non partecipare a questa asta poiché la pandemia continua a smorzare l’entusiasmo degli investitori.
Il direttore generale dell’Agenzia Nazionale del Petrolio del Brasile (ANP), ha giustificato il fallimento affermando che: “È importante prendere atto del contesto in cui si è svolta questa asta. Le compagnie petrolifere si stanno ancora riprendendo dalla pandemia”.
Nonostante i tenui risultati, i funzionari hanno definito la vendita un successo data la volatilità che il settore ha resistito negli ultimi due anni. Le incertezze sulla domanda globale di petrolio continuano mentre la pandemia segue il suo corso, nonostante l’aumento del numero di persone vaccinate.