La compagnia spagnola in totale lascerà cinque aree nel Golfo del Messico e ne
manterrà soltanto uno che si trova in acque profonde.
La Commissione Nazionale degli Idrocarburi (CNH) ha quindi accettato le dimissioni
della società petrolifera spagnola Repsol in due aree nel bacino di Burgos, oltre ad
altre tre aree che la società ha lasciato nelle ultime settimane.
Repsol si è aggiudicata questi due blocchi in un bando di gara nel 2018, nell’ambito
delle aste effettuate dopo la riforma energetica 2013-2014, ottenendo in questo modo
contratti di ricerca di idrocarburi, ma che sono stati sospese dopo l’inizio del nuovo
governo messicano del presidente eletto Manuel Lopez Obrador.
Secondo alcuni esperti, nonostante la CNH non ha menzionato le ragioni di questa
decisione, affermano che la società non ha trovato alcuna potenziale risorsa nei
blocchi assegnati.