Eni ha trovato un accordo con Ithaca Energy plc per unire i propri campi di esplorazione e produzione del Regno Unito al fine di rafforzare la propria presenza nello UK Continental Shelf.
In base all’accordo, gli asset delle due aziende verranno uniti nella quasi totalità : ad essere esclusi saranno quelli siti nell’East Irish Sea e quelli che riguardano i progetti di Cattura, Utilizzo e Stoccaggio del Carbonio (CCUS).
Grazie a questa soluzione Eni UK deterrà una partecipazione del 38,5% del capitale sociale di Ithaca a partire dal 30 giugno in poi, ovvero quando entrerà in vigore l’accordo. La compagnia petrolifera britannica rappresenta uno dei più grandi gruppi indipendenti in quell’area geografica.
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L’accordo permetterà di creare un gruppo solido e aggregato che porterà ad una produzione di olio equivalente superiore ai centomila barili al giorno a partire dall’anno corrente. Ciò rappresenta un’ottima occasione per Eni per rafforzare la propria presenza nella zona, in seguito all’acquisizione di Neptune Energy.
“Questa operazione rappresenta un ulteriore esempio della riposta di Eni all’evoluzione dei mercati energetici, e in questo caso un ulteriore passo nel successo del nostro modello satellitare.
Questa aggregazione ci consente di aumentare la dimensione del nostro portafoglio e di garantire una crescita efficiente nell’upstream, nonché la massimizzazione del loro valore anche grazie al supporto di una struttura di management dedicata che potrà contare sull’esperienza e sulle risorse di Eni. L’ aggregazione con Ithaca rappresenta inoltre un’ottima opportunità di combinare due portafogli di asset complementari e consolidare così la nostra presenza in UKCS in cui vediamo significative opportunità di crescita ed ottimizzazione. In seguito all’acquisizione di Neptune Energy, ci siamo mossi rapidamente per consolidare ulteriormente la nostra posizione competitiva nel Regno Unito, dove crediamo vi sia una grande opportunità per Eni e Ithaca di creare valore di lungo termine contribuendo a fronteggiare le esigenze di sicurezza, accessibilità e sostenibilità nell’approvvigionamento di energia.
Il raggiungimento di una leadership nel mercato UK Upstream rispecchia il nostro altrettanto forte posizionamento nelle attività di Cattura e Stoccaggio della CO2, con i nostri progetti di Hynet e Bacton Thames Net Zero che, insieme alle altre nostre tre licenze di stoccaggio CO2, ci garantiscono la disponibilità di circa 1 GT di capacità di stoccaggio lorda nel paese, posizionandoci come uno dei principali operatori dedicati alla decarbonizzazione dei cluster industriali hard-to-abate. Considerando anche il nostro importante investimento come partner nel parco eolico offshore di Dogger Bank, Eni risulta essere uno dei player più rilevanti nel settore energetico in UK”, ha commentato l’AD di Eni, Claudio Descalzi.
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