ExxonMobil starebbe studiando una maxi cessione di asset del valore complessivo di 25 miliardi di dollari che, se realizzata, vedrebbe la major americana abbandonare del tutto il business upstream in Europa.
Secondo quanto riferito all’agenzia Reuters da 3 fonti finanziarie, infatti, Exxon vorrebbe vendere partecipazioni in giacimenti di petrolio e gas in Europa, Asia e Africa per reinvestire le risorse così raccolte in pochi grandi progetti in altre aree del mondo.
Questa eventuale dismissione, che sarebbe la più grande realizzata dalla compagnia da decenni, imprimerebbe un’accelerazione al piano di disinvestimenti già annunciato da tempo dai vertici di ExxonMobil e rappresenterebbe anche – sempre secondo la Reuters – un ambizioso tentativo del CEO della corporation USA Darren Woods di raggiungere i competitor, che già a partire dalla crisi di mercato del 2014 avevano iniziato a razionalizzare il loro portafoglio di partecipazioni.
Le azioni di Exxon, infatti, hanno performato peggio di quelle dei principali competitor negli ultimi anni e secondo gli analisti queste cessioni potrebbero aiutare la compagnia a investire su nuovi progetti che possano dare maggiore soddisfazione agli azionisti.
L’operazione vedrebbe Exxon uscire del tutto dal business upstream in Europa, per reinvestire la liquidità così raccolta in nuovi progetti in Guyana, Mozambico, Papua Nuova Guinea, Brasile e Stati Uniti.
La compagnia non ha fornito dettagli su quali saranno gli asset messi in vendita, ma ha comunicato a Wall Street che il valore complessivo dell’operazione potrebbe raggiungere i 25 miliardi di dollari.