A partire da sabato 16 Novembre, l’Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande produttore e raffinatore di petrolio austriaco, che ha visto avverarsi i suoi peggiori presagi: la chiusura dei rubinetti russi, infatti, è avvenuta a causa della decisione di Omv di ridurre i pagamenti alla Russia come conseguenza del procedimento arbitrale contro Gazprom Export, che avrebbe dovuto portare alle casse austriache 230 milioni di euro.
“Si prevede che potrebbe verificarsi un deterioramento del rapporto contrattuale ai sensi del contratto di fornitura austriaco di OGMT con Gazprom Export, inclusa una potenziale interruzione della fornitura di gas.” aveva scritto Omv in un comunicato stampa negli scorsi giorni.
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La fornitura di gas dalla Russia all’Austria, dunque, è passata da 42 milioni di metri cubi a zero da un giorno all’altro. Secondo il contratto, Omv avrebbe dovuto ricevere 6 miliardi m3 all’anno fino al 2040.
A causa della notizia, il prezzo del gas è schizzato ad un picco di 47,345 euro/Megawattora.
In ogni caso, Omv aveva già attuato una strategia di diversificazione delle forniture dal momento dello scoppio della guerra in Ucraina, chiudendo contratti con Norvegia, Germania e Italia. Proprio il nostro Paese, inoltre, potrebbe essere a rischio interruzione, dal momento che il gas in arrivo dalla Russia percorre il gasdotto Tag, attraverso l’Austria, fino all’ingresso della rete nazionale italiana di Tarvisio.
Ciononostante, i depositi italiani sono pieni al 90%: ciò permetterebbe ad un’eventuale cambio di fornitura di avvenire in relativa tranquillità, senza particolari difficoltà.
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