L’Eni consolida la propria presenza nell’offshore del Golfo del Messico, ottenendo tre nuove licenze di esplorazione per altrettanti blocchi.
Nei giorni scorsi il governo del paese centroamericano ha infatti messo all’asta 15 diverse concessioni per altrettante aree di esplorazione situate al largo delle coste nazionali in acque poco profonde, 3 delle quali sono state vinte da Eni, da sola o in partnership con altri operatori.
La corporation italiana si è aggiudicata, tramite la controllata Eni Mexico, in joint-venture con Capricorn Energy e Citla Energy, l’area 7, mentre in autonomia ha vinto l’asta per l’area 10 e insieme di nuovo a Citla quella per l’area 14.
Eni è invece arrivata seconda, non riuscendo quindi ad ottenere le licenze, nelle gare per le aree 2 (insieme alla russa Lukoil) e 9. Sono infine andate deserte le aste relative alle licenze delle aree 1, 3, 4, 5 e 13.