Nei giorni scorsi, con una cerimonia svoltasi nell’area situata nella Città per la Scienza e la Tecnologia (SRTA-City) a Borg El-Arab, a 40 km da Alessandria d’Egitto, è stato ufficialmente inaugurato l’impianto solare termodinamico a concentrazione MATS (MATS), il primo al mondo di questo tipo, al cui sviluppo ha contribuito KT-Kinetics Technology, società del gruppo italiano Maire Tecnimont.
Il progetto MATS, “Multipurpose Applications by Thermodynamic Solar”, sviluppato nell’ambito del VII Programma Quadro dell’Unione Europea, rappresenta – spiega Maire Tecnimont in una nota – un esempio innovativo della positiva collaborazione fra Paesi con l’obiettivo di apportare progressi da un punto di vista sia ecologico che tecnologico nel campo delle energie rinnovabili. Hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione sia rappresentanti dei Ministeri e delle Istituzioni egiziani, sia dell’Unione Europea, oltre ai numerosi partner dell’iniziativa, parte del consorzio europeo ed egiziano.
ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, è stata il coordinatore delle diverse agenzie. L’Accademia Egiziana per la Ricerca Scientifica e la Tecnologia (ASRT), in qualità di sponsor, ha fornito la base operativa, mentre KT-Kinetics Technology ha gestito l’esecuzione dei lavori di progetto e ha coordinato i contributi degli altri player coinvolti, provenienti da Egitto, Italia, Francia, Germania e Regno Unito. L’Unione Europea ha fortemente supportato il finanziamento del progetto grazie al VII Programma Quadro.
L’innovativo impianto MATS utilizza la tecnologia all’avanguardia dei sali fusi, un fluido vettore eco-sostenibile, che la rende l’impianto il primo al mondo a svolgere la duplice funzione di produrre energia elettrica fino a 1 megawatt e di desalinizzare l’acqua per produrne 250 metri cubi al giorno per uso domestico, un grande vantaggio in aree remote dove è difficile fornire questo tipo di servizi. Inoltre, questa tecnologia innovativa migliora l’efficienza dell’impianto e riduce l’impatto ambientale del processo.
L’iniziativa è un ottimo esempio di partnership fra pubblico e privato, in grado di supportare lo sviluppo tecnologico nel settore delle energie rinnovabili, valorizzando anche il tessuto produttivo locale. La stretta collaborazione con i player locali egiziani ha, infatti, consentito di trasferire il know-how nella produzione di energia solare, dal momento che le società italiane hanno fornito la maggior parte dei componenti principali, mentre alcune attrezzature chiave sono state prodotte in Egitto sulla base della progettazione italiana.