Con la situazione che si fa sempre più tesa a causa degli scontri tra miliziani islamici ed esercito regolare, Total ha deciso di rivolgersi direttamente al Governo del Mozambico per ottenere maggiori rassicurazioni circa gli sforzi che saranno fatti a protezione dei suo ingentissimi interessi economici nel Paese africano.
Nei giorni scorsi, la major francese e l’esecutivo locale hanno infatti firmato un ‘patto di sicurezza’ per proteggere il maxi progetto a GNL, del valore di oltre 20 miliardi di dollari, che l’azienda transalpina sta portando avanti nell’ex colonia portoghese.
La minaccia, da cui Total ha chiesto maggiore protezione, è costituita da un gruppo di miliziani, probabilmente legato allo Stato Islamico, che da settimane tiene impegnate le forze governative e la cui attività insurrezionale ha già causato diversi danni all’industria oil&gas nazionale.
A inizio agosto, infatti, i ribelli hanno preso il controllo del porto di Mocimboa da Praia, scalo utilizzato principalmente per la movimentazione della componentistica e degli equipaggiamenti necessari proprio allo sfruttamento delle risorse di gas offshore (tra cui quelle affidate in concessione a Total), che da quel momento si è di fatto interrotta impedento la regolare prosecuzione delle attività in tutta la regione.
La major d’Oltralpe, in Mozambico, sta lavorando ad una maxi operazione multimiliardaria, che prevede lo sviluppo dei due giacimenti di gas Golfinho e Atum, situati nella concessione Offshore Area 1 e dotati di riserve stimate in oltre 60 trilioni di piedi cubi di gas (Tcf), e la costruzione di un impianto di liquefazione con una capacità di 13,1 milioni di tonnellate all’anno, che dovrebbe entrare in funzione nel corso del 2024.
“Questo accordo rafforza ulteriormente le misure di sicurezza per creare un ambiente operativo sicuro per partner come Total e consentire quindi la prosecuzione degli investimenti nello sviluppo dell’industria del Mozambico” ha dichiarato Ernesto Elias Tonela, ministro delle risorse minerali e dell’energia del Paese africano.