Il nuovo gasdotto che collegherà la Russia alla Turchia attraverso il Mar Nero passerà per 660 chilometri attraverso il vecchio corridoio di South Stream e per altri 250 chilometri attraverso un nuovo corridoio in direzione della parte europea della Turchia. E’ quanto è stato stabilito oggi al termine di un incontro di lavoro a Ankara tra il presidente di Gazprom, Alexei Miller e il ministro dell’Energia turco, Taner Yildiz. La costruzione del nuovo gasdotto, che avrà una capacità totale di 63 miliardi di metri cubi l’anno, è stata decisa dopo che la Russia ha annunciato l’abbandono del progetto South Stream. Gazprom sarà incaricato della parte sottomarina del progetto mentre le installazioni del trasporto di gas sul territorio turco saranno realizzati dal colosso russo e dalla turca Botas. Entro una settimana, si legge nella nota, “Gazprom e Botas prepareranno il calendario dei lavori”. Il nuovo gasdotto dovrebbe entrare in servizio a fine 2016. La riunione, commenta Miller, “si è svolta in un clima molto costruttivo e amichevole”. I compiti prioritari, aggiunge, “sono l’analisi delle opzioni di percorso sul territorio turco; definire il punto di uscita del metanodotto, definire il punto di consegna del gas per i consumatori turchi e il punto di intersezione del gasdotto sul confine turco-greco. Abbiamo deciso di organizzare il lavoro in modo di riuscire a firmare un accordo intergovernativo nel secondo trimestre di quest’anno e iniziare la fornitura di gas in Turchia entro dicembre 2016”.