Nel corso del 2019 l’Italia ha superato la Turchia ed è diventato il secondo compratore di gas russo, dietro solo alla Germania.
A riferirlo è Bloomberg, che cita i dati dell’annual report di Gazprom, il colosso energetico controllato dal Governo di Mosca.
Il sorpasso è avvenuto in un contesto di generale contrazione delle esportazioni russe di gas naturale verso l’Europa Occidentale, scrive l’agenzia americana: lo scorso anno Gazprom ha venduto e clienti di questa regione 147,4 miliardi di metri cubi di gas, il 9,3% in meno rispetto al 2018. Un calo dovuto a diversi fattori, dall’inverno mite alla concorrenza del GNL, un’alternativa al gas russo trasportato via pipeliene su cui ha spinto molto l’amministrazione Trump, proprio per cercare di imporre l’acquisto di gas liquefatto di origine americana in sostituzione al prodotto di Gazprom.
L’effetto si è sentito anche sulle importazioni della Germania, che resta il principale cliente della Russia, ma che è anche – proprio in qualità di primo mercato di destinazione – il principale target della pressione di Washington, che per questa ragione ha introdotto sanzioni economiche nei confronti del nuovo gasdotto Nord Stream 2, in fase di costruzione da Gazprom.
Dopo Germania e Italia, nel ranking dei clienti di Gazprom, c’è la Turchia, che ha perso una posizione (a favore del Belpaese) ma che resta comunque sul terzo gradino del podio come buyer di gas proveniente dalla Russia.