Si è spento due giorni fa a Reggio Emilia, a quasi 82 anni, Alessandro Fagioli, Presidente dell’omonima azienda italiana, leader a livello internazionale nel settore dell’heavy lift e dei trasporti eccezionali, molto attiva anche a servizio dell’industria oil&gas.
Alessandro era figlio del fondatore della Fagioli Spa, Giovanni, che creò l’azienda nel 1955 come evoluzione dell’attività di trasporto su strada iniziata nel 1951 con l’acquisto del primo camion e col successivo trasferimento della famiglia, e della ditta, da Traversetolo (a sud di Parma) a Montecchio, nella provincia di Roma.
E’ negli anni ’60, quando Alessandro è già al lavoro in azienda, che la Fagioli si specializza nei trasporti eccezionali con alcune operazioni pionieristiche per i tempi, come il trasferimento di una caldaia, ad opera dello stesso Alessandro, e quello di un’antica campana di bronzo.
Grazie all’impegno, agli investimenti e alla forte focalizzazione verso l’innovazione tecnologica dell’imprenditore recentemente scomparso – il cui motto era “la tecnologia muove il mondo” – l’azienda Fagioli vede crescere in misura esponenziale volume di business, fatturato e radicamento internazionale.
A conferma della forte presenza della società nella logistica dell’oil&gas, una delle più recenti e importanti operazioni ha riguardato il trasporto, il sollevamento e l’installazione di sezioni di piattaforme offshore del peso fino a 44.000 tonnellate, in Canada. Ma costante è sempre stata l’attività di Fagioli anche in ambito nazionale, con progetti anche molto noti mediaticamente come il recupero del relitto della nave Concordia e l’insediamento dei cassoni e delle barriere fino alle 12.000 tonnellate per il progetto del Mose, a Venezia.