Baker Hughes, azienda di servizi all’industria oil&gas, ha annunciato che ridurrà del 30% le spese di capitale previste nel corso del 2020, a causa dell’impatto del coronavirus e delle dinamiche del mercato del petrolio, e che probabilmente dovrà fermare alcuni stabilimenti produttivi in Italia.
Originariamente l’azienda, che produce sopratutto turbine per giacimenti petroliferi e impianti di produzione di GNL, aveva stimato un capex pari a quello del 2019, ovvero 1,24 miliardi di dollari, ma ora questa cifra verrà ridotta del 30%.
Il presidente dell’azienda Jud Bailey ha detto che sono state fatte delle richieste al Governo italiano riguardo la possibilità di tenere aperti o meno gli stabilimenti italiani, ma per il momento non ha ricevuto risposta.
I prodotti realizzati negli impianti italiani sono long-cycle, e consentirebbero a Baker Hughes di recuperare il tempo perso durante lo spegnimento.