I siti europei di stoccaggio del gas potrebbero essere del tutto pieni, o quasi, entro il prossimo agosto, a causa del forte tasso di immissione di metano che si sta registrando in questi mesi, mentre dopo l’estate l’apporto si fermerà e a ottobre i depositi potrebbero iniziare ad alleggerire il loro contenuto.
E’ lo scenario delineato in un recente articolo da S&P Global Platts Analytics, che ha ricordato come l’elevato tasso di riempimento sia dovuto in larga parte ad una situazione di ‘contango’ del tutto simile a quella che si è verificata sul mercato petrolifero: al momento i prezzi del gas su base spot sono molto bassi, ma si prevede che aumenteranno nel prossimo futuro, e questo rende particolarmente conveniente stoccare metano in questo periodo.
Inoltre, bisogna considerare che la crisi del coronavirus e il conseguente lockdown generalizzato si sono inseriti in un contesto che vedeva gli stoccaggii già più pieni del solito: l’ultimo inverno infatti è stato mite, con consumi moderati, e la paura (poi rivelatasi infondata) che la Russia avrebbe interrotto le forniture via Ucraina entro fine 2019 (in concomitanza con l’entrata in funzione del nuovo gasdotto Nord Stream 2, la cui data di avvio, prevista per la fine dello scorso anno, è poi slittata a causa delle note vicende connessa alle sanzioni americane) aveva spinto una tendenza generale dei Paesi dell’Europa nord-occidentale ad aumentare le scorte. In questo contesto si è verificato poi un drastico calo dei prezzi del gas, che ha incrementato in misura considerevole le immissioni di aprile e maggio.
Secondo i dati di Gas Infrastructure Europe (GIE), associazione degli operatori europei delle reti del gas (pipeline e depositi), la Germania ha raggiunto una saturazione dei propri siti di stoccaggio pari all’81,4%, disponendo di riserve pari a 17,5 bcm di gas dopo solo un mese e mezzo dall’inizio della stagione delle immissioni, che tipicamente dura sei mesi. Analoga situazione per l’Austria, che è all’81,7%, mentre la Spagna ha raggiunto il 75%. Mantenendo questi ritmi di riempimento, secondo la ricostruzione di S&P Global Platts, Germania e Austria potrebbero arrivare molto vicine alla saturazione già a fine luglio, mentre nel corso del mese successivo seguirebbero Olanda, Francia, Ungheria e Repubblica Ceca.