Eni e Santos, che in Australia e a Timor Est sono già partner nel giacimento di gas e condensati di Bayu-Undan e nel relativo impianto di liquefazione del gas di Darwin LNG, hanno firmato un Memorandum of Understanding (MoU) per espandere la loro collaborazione in alcune aree di business.
In particolare, l’accordo prevede un impegno congiunto per lo sviluppo di ottimizzazione, sinergie e condivisione di infrastrutture tra il progetto di Barossa e il potenziale sviluppo del giacimento di Evans Shoal, nonché la possibile espansione dell’impianto di liquefazione gas di Darwin e l’opportunità per estendere l’utilizzo delle infrastrutture e giacimento del progetto di Bayu-Undan.
Eni e Santos lavoreranno anche al potenziale sviluppo congiunto di impianti di cattura, stoccaggio e riutilizzo della CO2 (CCUS), non soltanto a supporto degli asset di proprietà delle due società ma aperti anche a terze parti, con l’obiettivo nel lungo termine di facilitare la creazione di un hub per la gestione dell’anidride carbonica, a anche a nuovi progetti upstream per quanto riguarda ulteriori opportunità nell’area.
Nel nord dell’Australia, Eni (presente nell’area fin dai primi anni 2000) è l’operatore dei giacimenti a gas di Evans Shoal e Blacktip; Santos è, tra l’altro, operatore dei giacimenti a gas di Caldita-Barossa e dell’impianto di liquefazione gas di Darwin LNG con una partecipazione nel giacimento di gas Tern e Petrel. La collaborazione con Santos rappresenta per Eni un passo importante nel percorso verso la decarbonizzazione delle attività upstream in Australia – spiega il ‘cane a sei zampe’ in una nota – nell’ambito della nuova strategia che porterà il gruppo ad essere carbon neutral entro il 2050 in tutte le sue operazioni, processi e prodotti. Nel lungo periodo il gas, che sarà sempre più decarbonizzato, rappresenterà infatti oltre il 90% della produzione Eni.