Lo sciopero generale che dura da oltre una settimana in diverse regioni della Colombia, ha causato carenza nella forniture di medicine, cibo, combustibili e anche un calo nella produzione di idrocarburi e minerali.
Le proteste in corso in Colombia sono contrarie alla riforma fiscale varata dal presidente Ivan Duque.
Nella sua presentazione, il ministro ha spiegato che i blocchi hanno fatto cessare la produzione di oltre 560.000 barili di petrolio, la seconda settimana di maggio è stata la peggiore in termini di produzione di idrocarburi dal 2009, registrando meno di 700.000 barili al giorno.
Mesa ha sottolineato che circa il 45% delle stazioni di servizio del paese ha visto diminuire in maniera pesante le proprie vendite nelle ultime due settimane, raggiungendo un calo che supera il 50%, mentre per quanto riguarda l’industria mineraria, il Paese ha smesso di di esportare circa 200.000 tonnellate.