Shell si allontana definitivamente dalla Russia interrompendo ogni attività nel campo degli idrocarburi nel paese, incluso il petrolio, il gas, il gas naturale liquefatto (LNG), in modo graduale e in linea con le nuove indicazioni delle autorità.
Ben van Beurden, Amministratore Delegato di Shell, ha commentato: “Le nostre azioni fino ad oggi sono state guidate da continue discussioni con i governi sulla necessità del disimpegno dai flussi di energia provenienti dalla Russia, pur mantenendo le forniture di energia. Le minacce di fermare i flussi di gasdotti verso l’Europa spiegano ancor di più le scelte difficili e le potenziali conseguenze che dobbiamo affrontare mentre cerchiamo di fare questo. Queste sfide sociali evidenziano il dilemma tra fare pressione sul governo russo per le sue atrocità in Ucraina e garantire forniture energetiche stabili e sicure in tutta Europa. Ma alla fine – conclude -, spetta ai governi decidere sui compromessi incredibilmente difficili che devono essere fatti durante la guerra in Ucraina. Continueremo a lavorare con loro per aiutare a gestire i potenziali impatti sulla sicurezza delle forniture energetiche, in particolare in Europa“.
Il colosso petrolifero inglese ha infine comunicato anche la chiusura di tutte le stazioni di servizio in Russia, comprese le attività di rifornimento per il settore aereo.
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