Si tratta della quinta piattaforma petrolifera off-shore gestita da bp nel Golfo del Messico, la prima dal 2008 ad oggi. Al largo di New Orleans, Argos è in grado di estrarre circa 140.000 barili di petrolio al giorno, aumentando la produzione lorda circa del 20% sul totale già prodotto nel Golfo e garantendo quasi 250 posti di lavoro.
David Lawler, presidente di bp America, gongola: “Siamo uno dei maggiori produttori di energia del paese e stiamo aggiungendo idrocarburi più resilienti in un momento critico”.
Dello stesso parere è Starlee Sykes, vicepresidente senior di bp per Golfo del Messico e Canada, che definisce l’avvio della piattaforma Argos una “pietra miliare” per bp e un grande moto d’orgoglio per tutto il team.
Questa piattaforma è uno dei nove grandi progetti globali che bp prevede di portare a termine entro la fine del 2025. Argos, alta 27 piani e con il peso di 60.000 tonnellate, opera ad una profondità di più di 1.300 metri e secondo Ewan Drummond, vicepresidente senior progetti e operazioni, aumenterà la produzione di petrolio equivalente giornaliera del Golfo a 400.000 barili entro la metà del decennio.
Essendo la più recente, Argos è anche la piattaforma off-shore più tecnologicamente avanzata della zona, grazie alle tecnologie LoSal® Enhanced Oil Recovery , che desalinizza l’acqua per favorire l’estrazione del petrolio, e Dynamic Digital Twin, un sistema che converte i dati complessi in modelli 3d visualizzabili tramite visori per la realtà virtuale.
A proposito di questo, l’AD Bernard Looney ha dichiarato: “L’avvio di Argos è un risultato fantastico che aiuta a realizzare la nostra strategia energetica integrata: investire nel sistema energetico di oggi e, allo stesso tempo, investire nella transizione energetica. Essendo la struttura più digitale di bp al mondo, applicando le nostre ultime tecnologie, Argos rafforzerà la nostra posizione chiave nel Golfo del Messico per gli anni a venire”.