Il colosso petrolifero scandinavo si è aggiudicato 27 nuove licenze di produzione nella piattaforma continentale da parte del Ministero dell’Energia norvegese, in occasione degli Awards in Prefined Areas. Nello specifico, venti di queste licenze si trovano nel Mare del Nord, sei nel Mare di Norvegia e una nel Mare di Barents. Di queste, Equinor sarà operatore in sette e partner nelle restanti venti.
“Ci sono ancora risorse sostanziali sulla piattaforma continentale norvegese (NCS). Insieme ai nostri partner, dobbiamo esplorare di più per contribuire alla sicurezza energetica europea e mantenere la nostra posizione di fornitore affidabile di petrolio e gas – ha spiegato Jez Averty, vicepresidente senior di Equinor – L’assegnazione annuale di aree predefinite è fondamentale per garantire elevati livelli di esportazione nel tempo. Continueremo a fare investimenti robusti e la nostra ambizione è di perforare circa 250 pozzi esplorativi entro il 2035. Per fare ciò, abbiamo bisogno di un accesso regolare alla superficie“.
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Grazie alle numerose piattaforme gestite da Equinor in tutta la piattaforma continentale, la maggior parte delle nuove licenze saranno operabili con l’appoggio delle infrastrutture esistenti nei dintorni, con una notevole riduzione di costi e di emissioni di gas serra.
“Abbiamo un portafoglio significativo di scoperte più piccole vicino alle infrastrutture esistenti. Stiamo lavorando insieme al settore dei fornitori per accelerare gli sviluppi e ridurre i costi, il che garantirà che molte di queste scoperte possano entrare in funzione ancora prima. Un buon esempio è Eirin, che sarà ricollegato a Gina Krog. Questo sviluppo è stato approvato a gennaio 2024 e prevediamo che la produzione inizierà alla fine del 2025. Il gas di Eirin avrà emissioni di produzione molto basse, poiché la piattaforma Gina Krog è elettrificata. Inoltre, estenderà la durata di vita di Gina Krog di sette anni“, ha concluso Jez Averty.
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