Dopo due anni di inattività, dovuta il larga misura alla situazione di crisi interna del paese, l’Eni è pronto a riattivare la produzione del suo giacimento petrolifero El-Feel, nella Libia occidentale.
Chiuso nell’aprile 2015, il campo di estrazione è in grado di garantire un output di 80.0000 barili al giorno: secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg, le condizioni ormai sarebbero tali da garantire una riapertura del pozzo, sempre che a breve si riesca a superare l’ultimo ostacolo. L’energia elettrica necessaria agli impianti di El-Feel per pompare il greggio viene infatti generata da un altro giacimento, il Sharara, la cui produzione giornaliera si attesta a 213.000 barili ma che dallo scorso 9 aprile è fermo a causa di problemi tecnici. In questo momento, quindi, anche El-Feel resta ancora fermo per cause di forza maggiore, ma se l’intoppo di Sharara verrà risolto le operazioni dovrebbero ripartire in entrambi i siti.
El-Feel, che è noto anche col nome di Elephant Field ed è gestito da una joint-venture tra l’Eni e la corporation petrolifera nazionale libica National Oil Co (NOC), doveva già riaprire lo scorso dicembre, come riferito dal Presidente di NOC Mustafa Sanalla, ma il perdurare della crisi interna, che di fatto vede ancora contrapposti due governi e due eserciti, ha causato uno slittamento della ripresa delle attività, che comunque ormai dovrebbe essere prossima.
Il ritorno a pieno regime della produzione petrolifera in Libia potrebbe peraltro mettere sotto pressione l’OPEC, che recentemente ha stabilito un taglio dell’output complessivo per tentare di sostenere il prezzo del greggio, ancora decisamente depresso.
Il paese nordafricano, a causa della situazione interna, è comunque esentato dalla decisione dell’OPEC, e punta a riprendere l’export. Prima della crisi del 2011 la Libia produceva 1,6 milioni di barili di petrolio al giorno, mentre alla data dell’11 aprile scorso il livello si attestatava a soli 490.000 barili al giorno. NOC, come ha spiegato lo stesso Sanalla, si è posta però l’obbiettivo di tornare ad un livello di almeno 1,2 milioni di barili al giorno già entro la fine del 2017.