sabato, Novembre 23, 2024

NORD STREAM 2: META’ DEL GASDOTTO SARA’ FINANZIATO DA 5 MAJOR EUROPEE

Must read

Luce verde per il progetto Tangguh UCC

bp ha dato il via libera all'avvio del progetto Tangguh Ubadari, CCUS, Compression (UCC), a Papua Barat, Indonesia, dopo aver preso una decisione finale...

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Circa la metà dei 9,5 miliardi di euro necessari a finanziare la costruzione del Nord Stream 2, il gasdotto che affiancherà la condotta già esistente tra Russia e Nord Europa, sui fondali del Mar Baltico, saranno garantiti da cinque compagnie energetiche europee.

Nord Stream 2 AG, la società svizzera che ha in capo la realizzazione dell’infrastruttura, ha recentemente firmato contratti per finanziamenti a lungo termine con la francese Engie, l’austriaca Omv, l’anglo-olandese Shell e le tedesche Uniper e Wintershall, che complessivamente si impegnano, con varie formule, a fornire capitali per 4,5 miliardi di euro (circa 950 milioni ciascuna) necessari a coprire la metà del costo complessivo del Nord Stream 2, che dovrebbe essere operativo a partire dal 2019 con una capacità annua di 55 miliardi di metri cubi di gas.

Le 5 major europee erano tutte azioniste della stessa Nord Stream 2 AG insieme alla russa Gazprom, che però oggi resta l’unica socia dopo che la scorsa estate sotto pressione di Bruxelles e di alcuni paesi membri dell’Europa dell’Est – contrari al progetto – le aziende del Vecchio Continente erano state costrette ad uscire dalla compagine azionaria.

Al momento non è chiaro cosa Engie, Omv, Shell, Uniper e Wintershall ricaveranno in cambio del sostegno finanziario garantito a Nord Stream 2, che comunque resterà controllata al 100% da Gazprom, ma secondo molti analisti la mossa delle 5 corporation avrebbe l’obbiettivo dichiarato di forzare il blocco imposto dall’UE, e di ribadire – cosa peraltro fatta apertamente dai vertici di queste società – l’importanza strategica dell’opera per il mercato europeo del gas.

 

Latest article

Luce verde per il progetto Tangguh UCC

bp ha dato il via libera all'avvio del progetto Tangguh Ubadari, CCUS, Compression (UCC), a Papua Barat, Indonesia, dopo aver preso una decisione finale...

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Gazprom, niente più gas all’Austria

A partire da sabato 16 Novembre, l'Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande...