Dopo i rumors circolati nelle scorse settimane, ora è arrivata anche la conferma ufficiale: Edison sta trattando per cedere la sua partecipazione nella società che gestisce il rigassificatore offshore di Rovigo.
E’ la stessa azienda italiana, controllata dal gruppo francese Electicité de France (EDF), a spiegare in una nota che “ci sono trattative in corso aventi ad oggetto la possibile dismissione della partecipazione del 7,3% detenuta nella società Terminale LNG Adriatico, che possiede il terminale di rigassificazione LNG di Rovigo, del 100% della società Infrastrutture Trasposto Gas, proprietaria del pipeline gas che collega il terminale con la rete nazionale italiana e dei due immobili in Milano nei quali è situata la sede della società”.
La società Terminale LNG Adriatico, meglio nota come Adriatic LNG, è stata costituita nel 2005 e oltre a Edison gli altri azionisti sono ExxonMobil, che ne controlla la maggioranza con il 70,7%, e Qatar Petroleum, società di stato del paese arabo, con il 22%.
Il rigassificatore di Rovigo ha rigassificato dal 2009, anno di inizio dell’attività, ad oggi, oltre 41 miliardi di metri cubi di gas, immessi nella rete nazionale, e nei mesi scorsi ha celebrato l’arrivo della 500° navi gasiera.
Edison non ha spiegato le ragioni della sua decisione di uscire dalla gestione del terminale, di cui peraltro è il principale cliente disponendo dell’80% della capacità di rigassificazione in forza ad un contratto valido fino al 2020. La società con sede a Milano è inoltre promotore insieme a Petrolifera Italo Rumena (Gruppo PIR) di un progetto per la realizzazione di un nuovo deposito costiero di GNL nel porto di Ravenna, che nei piani dovrebbe sfruttare le possibili sinergie col terminal offshore di Rovigo proprio grazie al fatto che Edison ne è un azionista. Non né chiaro al momento se la decisione della società di cedere il suo 7% in Terminale LNG Adriatico potrà avere ripercussioni anche sul progetto ravennate.