Exxon Mobil ha formalizzato la decisione finale d’investimento per la prima fase di sviluppo del giacimento Liza, una della più grandi scoperte di petrolio degli ultimi 10 anni, nell’offshore della Guyana.
Situato circa 190 Km al largo delle coste africane, in acque profonde dai 1.500 ai 1.900 metri, il Liza è parte del Stabroek Block, che misura 26.800 Km2, e verrà sviluppato con la realizzazione di 4 centri di perforazione per un totale di 17 pozzi, di cui 8 pozzi di produzione, 6 per l’iniezione di acqua e 3 per l’iniezione di gas.
ExxonMobil, che è operatore del giacimento e nel controlla il 45% tramite Esso Exploration and Production Guyana Limited – gli altri soci sono Hess Guyana Exploration ha il 30% e CNOOC Nexen Petroleum Guyana Limited il 25% – inizierà quindi con la prima fase di sviluppo, a cui parteciperà il contractor italiano Saipem e che prevede tra le altre cose l’installazione di una unità FPSO (floating production storage and offloading) in grado di processare 120.000 barili di greggio al girono (si tratta della Liza FPSO, che verrà fornita dalla società specializzata SBM Offshore). In totale, l’investimento è stimato in 4,4 miliardi di dollari e il first oil è previsto nel 2020.
“Siamo molto soddisfatti delle enormi potenzialità di questo giacimento, e cercheremo di avviare la produzione il prima possibile” ha commentato Liam Mallon, Presidente di ExxonMobil Development Company.
“Siamo molto soddisfatti dal grande potenziale di questo giacimento, e cercheremo di arrivare alla produzione il prima possibile” ha commentato Liam Mallon, Presidente di ExxonMobil Development Company. “Lavoreremo a stretto contato con il governo, coi nostri soci e con la popolazione della Guyana per sviluppare quest’importante risorsa energetica che avrà effetti positivi a lungo termine sul tessuto economico locale”.
Exxon prevede in fatti di creare nuovi posti di lavoro durante le fasi di sviluppo e operatività del giacimento, oltre a investire sul territorio e a versare nelle casse dello stato fondi, sotto forma di tasse, che serviranno a sviluppare programmi sociali e nuovi servizi per la popolazione.