L’industria dell’energia è in continuo mutamento, alla ricerca di nuove fonti e di un equilibrio sostenibile alla luce di un contesto del mercato petrolifero che stenta a riprendersi.
In questo scenario, Saipem ha messo in atto una serie di misure per riorganizzare la propria struttura interna e contemporaneamente allargare il raggio d’azione e nuovi business, come ha spiegato il CEO del contractor italiano Stefano Cao in occasione di una recente intervista alla web-tv del quotidiano economico Milano Finanza.
“L’attuale crisi del comparto petrolifero è una delle più gravi e durature che si possano ricordare, e questo, unito alla nostra uscita dal perimetro del gruppo Eni, ci ha imposto una completa ristrutturazione delle nostre strutture organizzative interne e l’implementazione di un piano di taglio dei costi”. Misure, ricorda Cao, che sono state avviate durante gli ultimi 2 anni, ma che devono ancora essere completate.
Parallelamente a questo intensivo programma di riorganizzazione interna, Saipem “continua a focalizzare i propri sforzi sul core business dell’oil&gas, a cui però sempre di più cerchiamo di affiancare nuovi filoni complementari”.
Tra questi, l’azienda di San Donato Milanese punta in modo particolare sulla costruzione di impianti offshore per la produzione di energia eolica e sulla rimozione delle piattaforme per l’estrazione petrolifera giunte a fine vita: “Sono attività che ben si integrano con la nostra vocazione principale, che resta quella di contractor per l’industria del petrolio e del gas”.
Un settore che però risente ancora pesantemente della crisi degli scorsi anni: “Più che guardare al prezzo del barile di greggio – spiega Cao ai microfoni di Milano Finanza – quello che a noi interessa sono i budget stanziati dalla grandi compagnie per nuovi progetti di esplorazione e perforazione, che al momento restano piuttosto modesti. Nei primi mesi del 2018 però potremo capire meglio se il mercato sta avviandosi verso una prima fase di ripresa, oppure se continuerà l’attuale situazione di stagnazione”.
Nel frattempo Saipem ha deciso di ampliare la propria gamma di servizi con la creazione della nuova divisione XSIGHT, dedicata all’ingegneria concettuale: “La business unit si rivolge ai nostri clienti abituali intervenendo però in una fase precedente a quella in cui ci proponevamo di solito, ovvero nel momento iniziale di ideazione di un nuovo progetto. Abbiamo sempre avuto le competenza per farlo, ma ora abbiamo deciso di strutturarci per poterle sfruttare in modo organico e sistematico” ha spiegato Cao, che ha poi concluso: “Puntiamo molto sullo sviluppo di nuove tecnologie, che ormai sono un elemento imprescindibile per essere competitivi sul mercato”.