L’Italia, per la prima volta, ha esportato gas naturale via pipeline. Si tratta al momento di una fornitura spot, che assume però particolare importanza poiché costituisce il primo passo della strategia di Snam, che punta a creare nell’Europa meridionale, e in Italia in particolare, un hub internazionale per il commercio di gas.
Marco Alverà, CEO dell’operatore italiano che gestisce la rete nazionale di gasdotti, aveva illustrato gli obbiettivi dell’azienda lo scorso gennaio, spiegando come una parte degli investimenti per complessivi 5 miliardi di euro programmati nei prossimi anni saranno destinati proprio ad interventi sulla rete di condotte oggi utilizzate per importare il gas dall’estero (soprattutto dalla Russia), al fine di poterne all’occorrenza invertire il flusso.
In sostanza, il numero uno di Snam vorrebbe immettere gas destinato all’export nelle linee di trasporto dove al momento transita solo il prodotto importato in Italia. A tal fine è necessario dotare le tubazioni di un sistema di valvole in grado di invertire il flusso del gas: un intervento compelsso che sarà portato a termine entro ottobre 2018.
Ma nel frattempo – come riferisce l’agenzia di stampa Bloomberg – è già stata effettuata la prima consegna in export: la Svizzera, infatti, dal 14 marzo scorso ha prelevato 3 milioni di metri cubi di gas al giorno dalla rete italiana, rendendosi protagonista di un’operazione commerciale storica, visto che mai prima d’ora l’Italia aveva esportato all’estero gas tramite pipeline.
Al termine dell’upgrade infrastrutturale, Snam sarà in grado di fornire gas alla Svizzera, Germania, Francia e Nord Europa.