venerdì, Novembre 22, 2024

L’ENI RADDOPPIA LA PRODUZIONE DEL GIACIMENTO EGIZIANO ZOHR

Must read

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Gazprom, niente più gas all’Austria

A partire da sabato 16 Novembre, l'Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande...

A soli 4 mesi dall’avvio delle attività di Zohr, il maxi giacimento di gas naturale scoperto dall’Eni al largo delle coste egiziane ad agosto 2015, la corporation italiana ha annunciato l’avvio della seconda unità di produzione.

Con questo passaggio raddoppia la capacità installata che passa da 400 a 800 piedi cubi standard di gas al giorno (MMScfd), equivalenti a 150.000 boe al giorno (46.000 boe/giorno in quota Eni).

Un passo importante – scrive l’Eni in una nota – nel progetto di sviluppo di Zohr, che si trova nel blocco di Shorouk, a circa 190 km a nord di Port Said. Zohr. Le tempistiche previste sono molto rapide: l’output del giacimento dovrebbe arrivare a 1,2 miliardi di piedi cubi di gas al giorno (bcfd) entro maggio 2018 e a 2 bcfd entro la fine dell’anno, per raggiungere il plateau di produzione di 2,7 bcfd nel 2019.

Questo nuovo risultato rafforza l’eccezionale percorso di Zohr, uno dei sette progetti record di Eni, che sta svolgendo un ruolo fondamentale nel supportare l’Egitto a perseguire l’indipendenza dall’importazione di GNL nel 2018.

Eni detiene una partecipazione del 60% nel blocco di Shorouk, Rosneft il 30% e BP il 10%. A marzo 2018, Eni ha concordato la cessione a Mubadala Petroleum di un 10% della sua quota nella concessione. Il progetto è operato da Petrobel, la società operativa detenuta congiuntamente da Eni e dalla società statale Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC), per conto di Petroshorouk, detenuta congiuntamente dal Contractor (Eni e i suoi partner) e dalla società di stato Egyptian Natural Gas holding Company (EGAS).

Latest article

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Gazprom, niente più gas all’Austria

A partire da sabato 16 Novembre, l'Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande...

TotalEnergies, bp, Equinor e Shell insieme per la sicurezza energetica

Nell'ambito della COP29, la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite in corso di svolgimento a Baku, capitale dell'Azerbaijan, quattro dei principali produttori...