Nell’ambito del progetto Tahrir, già annunciato nel marzo 2014, il gruppo italiano Maire Tecnimont, attraverso la controllata Tecnimont, ha firmato un accordo preliminare con Carbon Holdings – società privata egiziana fondata da Basil El-Baz, Presidente e AD che sviluppa e gestisce progetti downstream nel settore oil & gas e petrolchimico – per la realizzazione di unità di polietilene che verrà realizzata nel complesso petrolchimico egiziano situato a Ain Sokhna.
L’accordo, raggiunto su base negoziale diretta – spiega Maire Tecnimont in una nota – include attività di Engineering, Procurement, Construction e Commissioning (EPCC), concentrandosi nelle unità di processo a maggiore contenuto tecnologico. Infatti, il nuovo scopo del lavoro, che sostituisce il precedente, prevede la realizzazione di 3 linee di polietilene da 450.000 tonnellate annue utilizzando la tecnologia Unipol PE di Univation Technologies. La porzione onshore del lavoro sarà svolta in consorzio – di cui Tecnimont sarà leader – con Hassan Allam Construction (una tra le maggiori società di costruzione egiziane) e Consolidated Contractors Group S.A.L. (tra i contractors più importanti del Medio Oriente, con base ad Atene).
La finalizzazione del contratto è subordinata al closing finanziario dell’intero complesso petrolchimico di Tahrir. TPC e Carbon Holdings si trovano in uno stato avanzato nell’ottenimento del finanziamento da parte di agenzie di export credit e altre istituzioni, tra le quali la UK Export Finance (UKEF), la tedesca Euler Hermes e la Overseas Private Investment Corporation (OPIC), l’istituzione di development finance del Governo USA. Il complesso petrolchimico di Tahrir, situato all’ingresso sud del Canale di Suez, è uno dei progetti maggiormente strategici per lo sviluppo industriale dell’Egitto e punta a rafforzare l’industria petrolchimica nazionale.