L’Eni ha firmato contratti relativi a due nuovi blocchi esplorativi nella parte orientale del bacino sedimentario al largo della Costa d’Avorio, parte dei 20 blocchi disponibili nel Paese a fine 2018.
Si tratta dei blocchi denominati CI-501 e CI-504, situati 30 km dalla costa su una superficie complessiva di circa 911 chilometri quadrati. Il blocco CI-501 (512kmq) è ubicato fra i 100 e i 2.400 metri di profondità d’acqua, a circa 80 km a sud-ovest della capitale Abidjan, mentre il blocco CI-504 (399 kmq) è tra i 1.000 e i 2.350 metri, a circa 60 km a sud-ovest della capitale.
Eni detiene in entrambi i blocchi il ruolo di operatore, con il 90% di partecipazione, mentre la società di stato ivoriana Petroci detiene il rimanente 10%. I blocchi sono adiacenti al limite Nord del Blocco CI-205, già detenuto ed operato da Eni (Eni 90%, Petroci 10%); la loro continuità geologica permetterà di studiarli in sinergia, utilizzando tecnologie proprietarie, con ottimizzazione dei costi e facilitando il time–to-market in caso di scoperta e sviluppo commerciale.
Eni è rientrata in Costa d’Avorio dal 2015 (era già stata attiva nel Paese dagli anni ’60 agli anni ’80), con l’acquisizione del 30% del blocco esplorativo offshore CI-100. Attualmente detiene 5 blocchi esplorativi deep water, di cui 4 operati tramite la controllata Eni Côte d’Ivoire Limited.