L’Eni ha avviato la fase di produzione anticipata dal campo di Miztón, nell’Area 1, situata nella baia di Campeche, nell’offshore del Messico.
Si tratta – spiega il ‘cane a sei zampe’ in una nota – del primo passo nello sviluppo dell’Area 1, stimata contenere un totale di 2,1 miliardi di barili di petrolio equivalente in posto (90% olio) nei giacimenti di Amoca, Miztón e Tecoalli e acquisita dell’Eni 1 in un bid round competitivo nel settembre 2015.
La produzione della piattaforma di Miztón, installata in 34 metri di profondità, viene inviata con una linea multifase all’impianto di separazione a terra (Onshore Receiving Facility, ORF) costruito da Eni a Sanchez Magallanes, nello stato di Tabasco. Dopo la separazione ad ORF, la produzione viene inviata all’impianto Pemex di San Ramón per ulteriore trattamento. La produzione è iniziata dal pozzo Miztón 2, che ha mostrato un eccellente indice di produttività, e questa fase di produzione anticipata è prevista raggiungere fino a 15.000 barili di petrolio al giorno. La piena produzione inizierà nei primi mesi del 2021, quando sarà installata una struttura galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico (FPSO) e raggiungerà un plateau di 100.000 barili di petrolio equivalente al giorno. Il Piano di Sviluppo dell’Area 1 prevede la costruzione ed installazione di due ulteriori piattaforme sul campo di Amoca e di una sul campo di Tecoalli.
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: “Abbiamo raggiunto lo startup di produzione in meno di due anni e mezzo dall’inizio del primo pozzo perforato da Eni nellˈArea 1 e in meno di un anno dall’approvazione del Piano di Sviluppo. Questo risultato è in linea con le aspettative del governo messicano di aumentare la produzione complessiva del paese. Eni è la prima compagnia internazionale ad avviare la produzione offshore in Messico dopo la Riforma Energetica e intendiamo continuare a collaborare con le autorità messicane”.
Eni è presente in Messico dal 2006 e nel 2015 ha costituito la sua controllata Eni Mexico S. de R. L. de C. V., che attualmente detiene partecipazioni in qualità di operatore in sei blocchi situati nel bacino di Sureste. Inoltre nell’ottobre 2018 Eni ha concordato uno scambio di interessi con Lukoil per l’acquisizione di una partecipazione non operativa in un altro blocco nel Paese.