Eni (70%), in partnership con Vitol (30%), si è aggiudicata i diritti per il blocco WB03, situato nelle acque medio profonde del prolifico bacino del Tano, nell’offshore del Ghana.
La corporation italiana svolgerà il ruolo di operatore e la joint-venture comprenderà, oltre a Vitol, la società di stato GNPC (Ghana National Petroleum Corporation) e una società di diritto locale che sarà identificata durante la fase di finalizzazione del contratto, la cui assegnazione è comunque soggetta all’approvazione delle autorità competenti.
L’aggiudicazione è avvenuta nell’ambito della prima asta petrolifera internazionale svolta nel paese, nella quale sono stati offerti 5 blocchi in profondità d’acqua variabile tra 100 e 4400 m.
Nel bacino del Tano, in acque ghanesi, Eni detiene già i diritti delle aree di sviluppo di Sankofa e Gye Nyame, e quelli della licenza di esplorazione e produzione del blocco CTP- 4. Il nuovo blocco è situato circa 50 km a sud-est dalla FPSO John Agyekum Kufuor (JAK) che attualmente produce olio e gas dal giacimento di Sankofa. La vicinanza di queste infrastrutture diventerà sinergica in caso di nuove scoperte nel Blocco 3.
“Il Ghana – spiega il ‘cane a sei zampe’ in una nota – è uno dei paesi chiave nella strategia di crescita organica della compagnia, presente nel paese dal 2009, con una produzione operata che oggi arriva a circa 70.000 barili di olio equivalente al giorno”.