La Regione Basilicata “chiederà la rideterminazione dell’accordo con l’Eni” per lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio della Val d’Agri.
Ad annunciarlo è stato il Presidente della Regione Vito Bardi, che in una comunicazione al consiglio regionale ha anche assicurato di “stare seguendo in prima persona ogni passaggio delle trattative” che dovranno portare al rinnovo della concessione in favore del ‘cane a sei zampe’.
Ma non si tratta solo con Eni: il Presidente della Basilicata nel suo intervento ha infatti aggiunto di stare seguendo con altrettanta attenzione anche il confronto in corso con la major francese Total, che sfrutterà i giacimenti di greggio di Tempa Rossa, in un’altra zona della regione.
Bardi quindi ha ribadito che “al primo posto vengono e verranno sempre la trasparenza e la legalità”, aggiungendo che “le compensazioni ambientali, di cui tanto si è parlato in questi giorni, devono seguire anch’esse logiche che non possono essere improvvisate o polverizzate nel tempo”.
Il Presidente della Basilicata ha poi voluto sottolineare che “i negoziati previsti devono essere intavolati esclusivamente tra il governo regionale e le società petrolifere interessate. Non mi risulta – ha infatti proseguito Bardi – che nessun altro soggetto possa reclamare un interesse legittimo a tali negoziati, i quali devono essere mantenuti riservati fino al loro esito, che invece deve essere reso pubblico e condiviso. Abbiamo chiesto al Governo, in particolare al Ministro dello Sviluppo Economico, di incontrarci e di rivedere anche tutti gli accordi che lo impegnano per le realizzazioni di infrastrutture nel territorio sempre a compensazione delle attività estrattive di idrocarburi” ha concluso il Governatore.