Si svolgerà dal 19 al 23 giugno prossimo a La Spezia, presso l’Arsenale della Marine Militare, la sesta edizione del Seafuture, salone delle tecnologie marine che ormai dal 2014 si è focalizzato soprattutto sul settore del refitting navale, e che quest’anno vedrà un ruolo crescente dell’industria oil&gas.
Organizzato dall’ Azienda Speciale delle Camere di Commercio della Riviera di Liguria (ormai Blue Hub) con il Distretto Ligure delle Tecnologie Marine, il Consorzio TECNOMAR, la Marina Militare, AIAD ed EIEAD, il Seafuture ha l’obbiettivo di proporre alle aziende del settore, siano esse PMI o grandi realtà strutturate, il refitting a l’after market come un business complementare a quello tradizionale, in grado di aprire nuovi mercati e di offrire nuove opportunità.
La location spezzina, all’interno dell’Arsenale, ha una ragione precisa, ed è legata alle opportunità di reimpiego e valorizzazione delle navi militari che progressivamente escono dall’esercizio attivo per conto della Marina nazionale.
Al momento il Seafuture è l’unica rassegna di livello internazionale a focalizzarsi proprio su questo concetto, che verrà sviluppato nel corso dell’evento anche attraverso seminari tecnici, di strategia e di scenario cui parteciperanno esperti sia in campo industriale che militare.
Tra i principali ambiti di reimpiego per le ex navi della Marina trasformate ci sono la protezione civile, il rescue e pattugliamento delle coste, la ricerca oceanografica, ma anche il mining e in particolare l’industria offshore, questi ultimi – spiegano gli organizzatori del Seafuture – tra gli sbocchi più promettenti per il refitting navale poiché richiedono un alto tasso di personalizzazione, di innovazione e di valore aggiunto di tipo ingegneristico, presentando importanti occasioni di intervento per le imprese attive nel settore.
Per favorire l’incontro tra domanda e offerta di questa particolare tipologia di servizi, durante la kermesse spezzina si svolgeranno incontri b2b tra aziende fornitrici, grandi multinazionali, alti gradi delle Marine Militari di 26 diversi Paesi, consorzi internazionali, policy e decision makers delle grandi istituzioni multilaterali.
A testimoniare poi la forte vocazione internazionale del salone, alla prossima edizione del Seafuture è previsto un di un intero padiglione di aziende francesi.