“L’area del Mediterraneo orientale tra le coste della Grecia, Cipro, Libano, Israele ed Egitto ha un ruolo strategico a seguito delle significative scoperte di gas degli ultimi anni. Il gas proveniente dai nuovi giacimenti sarà destinato sia al mercato interno che all’esportazione nei paesi limitrofi e europei, determinando un significativo aumento nella creazione di nuove infrastrutture di trasporto del gas” lo ha dichiarato il CEO di Saipem Stefano Cao, nel corso di un’intervista rilasciata a Omc Show Daily il bollettino quotidiano dell’evento OMC (Offshore Mediterranean Conference) 2019.
“Il Mediterraneo orientale rappresenta un’area di potenziali nuove opportunità per tutte le nostre divisioni che saranno in grado di supportare i clienti dalla fase preliminare e di fattibilità. Saipem sarà inoltre coinvolta in progetti di trasporto del gas, tra cui, di particolare interesse, c’è il progetto East Med sfidante sia in termini di lunghezza (oltre 1900 km) che di profondità (oltre 3000 metri), che prevede il trasporto di gas dai campi del Mediterraneo orientale a Cipro, Creta, Grecia continentale e Italia per connettersi alla rete di distribuzione europea attraverso il gasdotto Poseidon. Saipem è, inoltre, interessata a progetti di trasporto alternativi che riguardano il processo di liquefazione e rigassificazione del gas e lo sviluppo di nuovi giacimenti di gas offshore scoperti di recente”.
Cao ha quindi aggiunto: “La transizione in corso porterà a un nuovo mix energetico, in cui il gas e le fonti rinnovabili avranno un ruolo sempre più importante e saranno necessarie nuove soluzioni per rendere la produzione di combustibili fossili sempre più sostenibile. Saipem si sta concentrando sul gas naturale liquefatto (GNL), mentre in termini di diversificazione, anche per compensare il rallentamento dei contratti petroliferi, intendiamo rafforzare le nostre competenze in settori quali il decommissioning, le energie rinnovabili e le infrastrutture. I principali campi di studio e sviluppo sono l’energia rinnovabile e lo stoccaggio di energia, l’uso sostenibile dei combustibili fossili tradizionali (comprese le nuove configurazioni ibride), lo sfruttamento del gas naturale e la gestione dell’intera catena di produzione di CO2. Intendiamo aumentare la nostra presenza nei mercati a bassa emissione di CO2, come l’eolico offshore, la conversione di biomassa, il solare a concentrazione e la geotermica, e stiamo perseguendo soluzioni innovative in settori emergenti come l’eolico d’alta quota (sia onshore che offshore) e le emergenti energie marine, per esempio da onde e correnti. Nei prossimi 10 anni, l’energia pulita insieme al gas rappresenteranno il 50/60% del nostro portafoglio. Gli investimenti nello sviluppo di nuove tecnologie, insieme alla nostra flotta, ci consentono di continuare a offrire ai clienti una gamma diversificata di soluzioni attraverso le nostre divisioni in linea con la strategia di un modello di “Global Solution Provider”, al fine di supportare i nostri clienti nella transizione energetica e per l’intero ciclo di vita di un impianto, dalla fase di sviluppo alla fase di gestione e dismissione”.