venerdì, Novembre 22, 2024

CORONAVIRUS E CROLLO DEL GREGGIO: L’ENI RIVEDE I SUOI PROGETTI IN MEDIO ORIENTE

Must read

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Gazprom, niente più gas all’Austria

A partire da sabato 16 Novembre, l'Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande...

La diffusione del coronavirus a livello mondiale, unita al drastico calo dei prezzi del greggio – dovuto alla ‘guerra’ in atto tra Arabia Saudita e Russia – hanno imposto all’Eni una revisione totale dei propri progetti in Medio Oriente, che riguardano attività sia upstream che downstream in Bahrain, Libano, Oamn ed Emirati Arabi, compresi quelli in partnership con l’azienda statale ADNOC di Abu Dhabi.

Stiamo rivedendo tutti i progetti in corso per il 2020 e il 2021” ha dichiarato nel corso di una conference call Fuad Krekshi, executive vice president dell’Eni per il Medio Oriente. “Prevediamo di poter definire un nuovo piano d’azione nel corso del prossimo mese”.

Non si tratta solo del coronavirus” ha aggiunto il manager del ‘cane a sei zampe’. “Stiamo parlando di un mercato che ha visto un calo dei prezzi del 50%. Stiamo valutando entrambe le situazioni: crollo del barile e impatto del coronavirus”.

Tra i progetti in fase di revisione c’è anche quello relativo allo sviluppo del giacimento di gas Ghasha ad Abu Dhabi, di cui Eni ha il 25% delle quote, in partnership con ADNOC che è l’operatore. Il sito, di cui sono azionisti anche la tedesca Wintershall, controllata del gruppo BASF, col 10%, e l’austriaca OMV col 5%, è situato nel nord-ovest del Paese mediorientale e, una volta operativo, dovrebbe avere una capacità produttiva di circa 1 bcf (billion cubic feet) al giorno.

Latest article

Northern Ocean si aggiudica un contratto nel Mare del Nord

Equinor ha assegnato alla Northern Ocean Wind AS - una controllata di Northern Ocean Ltd - un appaltatore internazionale di perforazioni, un contratto...

Nuova scoperta di petrolio per Equinor

Vicino al campo Fram, nel Mare del Nord, Equinor ha scoperto un nuovo, ricchissimo giacimento di petrolio e gas, che potrebbe fruttare tra i...

Ravenna avrà il suo rigassificatore: Snam completa l’installazione

Snam ha completato, al largo delle coste di Ravenna, l'installazione della parte superiore (deck) della piattaforma rigassificatrice che, a partire dai primi mesi del...

Gazprom, niente più gas all’Austria

A partire da sabato 16 Novembre, l'Austria ha smesso di ricevere il gas russo di Gazprom. Ad annunciarlo è stata Omv, il più grande...

TotalEnergies, bp, Equinor e Shell insieme per la sicurezza energetica

Nell'ambito della COP29, la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite in corso di svolgimento a Baku, capitale dell'Azerbaijan, quattro dei principali produttori...