Nei piani dell’Eni per i prossimi anni il gas giocherà un ruolo fondamentale: la corporation di San Donato Milanese punta infatti a triplicare le vendite di questo combustibile grazie alle nuove recenti scoperte, a partire dal giacimento egiziano Zohr, che dovrebbe entrare in produzione già entro la fine del 2017.
A illustrare le strategie del ‘cane a sei zampe’ è stato l’Amministratore delegato Claudio Descalzi, che in audizione presso la Commissione Attività produttive della Camera ha aggiornato il Parlamento sul Piano strategico 2017-2020.
L’Eni, che mantiene previsioni prudenti sul prezzo del barile di greggio – 55 dollari nel 2017 e 70 dollari nel 2019 – a causa della speculazione finanziaria su questa commodity, scommette sempre di più sul gas e lavora per accorciare il time-to-market del maxi giacimento Zohr, scoperto due anni fa dal gruppo italiano nell’offshore dell’Egitto: Descalzi ha dichiarato che “Zohr dovrebbe essere confermato ed entrare in produzione entro la fine dell’anno”.
Un risultato importante, che consentirebbe a Eni di sviluppare notevolmente il business della divisione Gas and Power, fino ad oggi penalizzato – ha spiegato l’AD del gruppo – dai contratti di lungo termine indicizzati al prezzo del greggio, ma che ora invece sono legati all’hub di riferimento: “Questo – ha assicurato Descalzi – ci sta dando un vantaggio”. Eni vuole triplicare le vendite di gas a livello globale, soprattutto GNL trasportato via nave, passando dai 3,5 milioni di tonnellate all’anno attuali a 10 milioni di tonnellate annue, di cui il 90% proveniente direttamente da propri giacimenti.
Infine, Descalzi ha assicurato ai membri della Commissione della Camera che l’Eni non intende vendere la divisione Gas & Luce.