Come può evolvere il modello di Smart City per rispondere alle esigenze di innovazione per edifici, infrastrutture e cittadini?
E’ questa la domanda a cui si proverà a dare risposta durante l’8a edizione del convegno annuale organizzato da Prysmian Group e da IATT (Italian Association for Trenchless Technology), quest’anno intitolato “Safe City: le priorità del remote control”, che si svolgerà domani 3 dicembre a Roma, presso la sede di Ance.
In particolare, durante i lavori verrà posta enfasi sul nuovo concetto di sicurezza pubblica, che, grazie alle nuove tecnologie trasmissive, sta subendo continue mutazioni.
Le città risentono infatti profondamente dei fenomeni naturali in atto nel nostro Paese, che hanno un alto impatto per i modelli organizzativi e gestionali. Basti pensare che tra il 2013 e il 2019 sono stati dichiarati in Italia 87 casi di “Stato d’emergenza” per calamità climatiche come siccità, alluvioni o frane, con danni pari a 9,4 miliardi di euro (dati Ref Ricerche).
Per limitare i danni provocati da questi fenomeni, l’innovazione tecnologica offre soluzioni sempre più affidabili di raccolta, analisi ed elaborazione dati, supportate dalle nuove generazioni di connettività come fibra ottica, banda ultralarga e 5G.
Dopo i saluti introduttivi del Presidente di ANCE Gabriele Bula, di Carlo Scarlata, Amministratore delegato commerciale di Prysmian Italia e di Paolo Trombetti, Presidente IATT, inizieranno i lavori del convegno, moderati da Mila Fiordalisi, direttore di Corriere Comunicazione.
Numerosi gli interventi previsti, che vedranno succedersi sul placo del convegno Safe City rappresentanti di aziende, istituzioni, università e centri di ricerca.