Dopo 8 mesi di stop causato dalla pandemia di coronavirus, sono ormai prossime a ripartire le attività di perforazione offshore della drillship Saipem 12000 di Saipem al largo delle coste del Mozambico, per conto dell’Eni.
Il progetto prevede lo sfruttamento, tramite la Coral South FLNG, delle riserve di gas scoperte nell’Area 4 della Rovuma Basin dal gruppo italiano, che è anche l’azionista di riferimento di Mozambique Rovuma Venture (MRV), joint-venture di cui fanno parte anche ExxonMobil e la cinese CNPC che opererà il giacimento.
Eni aveva affidato a Saipem il contratto per le attività di drilling nel 2017, ma le operazioni al largo dalla costa africana erano iniziate soltanto a settembre 2019, per interrompersi ad aprile 2020 a causa della pandemia di Covid-19.
Ora però – riferiscono diverse testate internazionali – l’Instituto Nacional de Petróleo (INP) ha annunciato che la Saipem 12000 è arrivata a Pemba lo scorso 5 gennaio, e che riprenderà le attività offshore nel giro di pochi giorni, non appena saranno espletate le formalità burocratiche e sarà completato l’imbarco dei materiali e del personale.
Nel frattempo prosegue, da parte del cantiere navale sudcoreano Samsung Heavy Industries, la costruzione della Coral Sul, la FLNG (Floating liquefied natural gas) che verrà installata nell’Area 4 per processare il gas estratto dal fondale marino. Lo scafo era già stato varato a gennaio 2020 e lo scorso maggio Samsung ha sollevato e installato il topside. Ora sono in corso tutte le procedure di integrazione tra le due componenti principali dell’unità, che secondo i programmi dovrebbe entrare in servizio in Mozambico nel 2022. Recentemente Eni ha anche noleggiato due PSV (Platform Supply Vessel) della compagnia olandese Vroon Offshore per assistere la Saipem 12000 nelle attività di drilling in corso.