Nuovo record per l’Eni: la corporation italiana è infatti riuscita ad avviare la produzione dell’Integrated Oil&Gas Development Project, nel blocco Offshore Cape Three Points Block (OCTP), al largo del Ghana in soli 2 anni e mezzo, con 3 mesi di anticipo rispetto al piano di sviluppo.
Il progetto OCTP, situato in acque profonde nel prolifico bacino del Tano, a circa 60 chilometri dalla costa della Western Region, mette in produzione i campi di Sankofa Main, Sankofa East e Gye-Nyame, che comprendono complessivamente volumi per oltre 770 milioni di barili di olio equivalenti, di cui 500 milioni di barili di olio in posto e 270 milioni di barili equivalenti di gas non-associato (circa 40 miliardi di metri cubi). Il progetto include anche lo sviluppo dei campi a gas, la cui produzione sarà dedicata interamente al mercato domestico.
La produzione avviene attraverso la FPSO (unità galleggiante di produzione, stoccaggio e offloading) John Agyekum Kufuor, che produrrà fino a 85.000 barili di olio equivalente al giorno attraverso 18 pozzi sottomarini. Tramite un gasdotto sottomarino di 63 chilometri, il gas arriverà alle Onshore Receiving Facilities (ORF) di Sanzule, dove verrà raccolto, compresso e trasmesso sulla rete nazionale con una fornitura di circa 180 milioni di piedi cubi standard al giorno (mmscfd).
“Arrivare alla produzione dopo soli due anni e mezzo dall’approvazione del Piano di Sviluppo – ha commentato l’AD di Eni Claudio Descalzi – è un risultato straordinario e motivo di grande orgoglio. Certifica le nostre competenze e conoscenze esplorative, la nostra visione nello sviluppo dei giacimenti, e conferma l’efficacia del nostro nuovo modello operativo, con un ruolo centrale di Eni nella gestione dei progetti finalizzato al miglioramento continuo del time to market. Un risultato del quale siamo fieri anche perché si inserisce perfettamente nella visione di sviluppo congiunto che abbiamo per l’Africa: noi cresciamo se crescono i paesi che ci ospitano. L’avvio di OCTP fornirà gas al Ghana per oltre 15 anni, e l’energia elettrica che ne deriverà potrà dare un impulso concreto allo sviluppo di questo Paese. Tutto questo è stato possibile anche grazie al supporto delle autorità ghanesi e dei nostri partner.”
Il Blocco OCTP è operato da Eni – che è presente in Ghana dal 2009 tramite la controllata Eni Ghana – con una quota del 44,44%, mentre Vitol detiene 35,56% e Ghana National Petroleum Corporation (GNPC) il 20%.