Nel 2023, Saipem ed Eni avevano formato un accordo di collaborazione che aveva lo scopo di reciprocare le competenze dei due colossi energetici nel campo industriale. Oggi, con la prospettiva della realizzazione di nuove bioraffinerie da parte dell’azienda del cane a sei zampe, questo accordo è stato esteso a tempo indeterminato.
Grazie alle tecnologie di Saipem, Eni potrà ampliare le proprie capacità di bioraffinazione al fine di creare carburanti alternativi a basse emissioni di carbonio, come il SAF o l’HVO, per favorire la decarbonizzazione nei processi e nei prodotti.
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Nello specifico, Saipem si occuperà delle attività di ingegneria di dettaglio, servizi di approvvigionamento e acquisto delle apparecchiature critiche necessarie al miglioramento dello stabilimento Enilive di Porto Maghera, a Venezia. Dunque, la capacità produzione passerà dalle attuali 400mila tonnellate all’anno a 600mila tonnellate di Hydrotreated Vegetable Oil, mentre dal 2027 verrà avviata la produzione di Sustainable Aviation Fuel.
Inoltre, si occuperà della conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria che avrà lo scopo di produrre carburanti idrogenati e, in futuro, anche SAF.
Eni e Saipem collaborano già da parecchio tempo, con quest’ultima che ha svolto tutte le attività di ingegneria propedeutiche alla fase esecutiva quali gli Studi di Fattibilità ed i Front End Engineering Design degli impianti di Livorno e Venezia.
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