Entro la fine di quest’anno, Eni e Rosneft, con il supporto operativo di Saipem, inizieranno nuove attività di trivellazione offshore nel Mar Nero.
A rendere nota la nuova iniziativa è stato il Presidente e CEO del colosso petrolifero russo Igor Sechin, intervenuto nei giorni scorsi al decimo Eurasian Economic Forum che si è svolto a Verona.
Questa prima iniziativa da avvio concreto ad un accordo di collaborazione firmato tra Eni e Rosneft alcuni anni fa, che prevede lo sviluppo congiunto sia di attività produttive che di nuove tecnologie.
Con Rosneft – ha spiegato alla stampa finanziaria Emma Marcegaglia, Presidente dell’Eni – la corporation di San Donato Milanese ha tre titoli minerari nel Mar Nero, e entro la fine dell’anno in corso inizierà la trivellazione del primo pozzo esplorativo.
La collaborazione tra le due major è sempre più solida e riguarda ormai tutti i settori: allo studio con Rosneft – ha infatti aggiunto Marceglaglia – c’è anche la possibilità di vendere le tecnologie proprietarie di Eni per la lavorazione di residui di olio pesanti nelle loro raffinerie.
Va poi ricordato che la corporation russa nei mesi scorsi ha rilevato il 30% del giacimento egiziano di gas Zohr, uno dei più grandi depositi ad oggi conosciuti scoperto proprio dall’Eni: sempre secondo quanto emerso dall’evento di Verona, Rosneft potrebbe presto esercitare la sua opzione e portarsi così al 35% delle quote del maxi-giacimento controllato in società col gruppo pubblico italiano.