sabato, Luglio 27, 2024

Equinor e SEFE firmano accordi per la fornitura di gas e idrogeno

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La norvegese Equinor, a partire dal primo gennaio 2024 e per tutto il decennio seguente, fornirà 10 miliardi di metri cubi di gas naturale annui a SEFE, società energetica statale tedesca, con un’opzione di prolungamento del contratto per altri cinque anni in base alle condizioni del mercato.

Inoltre è stata firmata una lettera d’intenti per l’acquisto di idrogeno a basse emissioni a partire dal 2029.

Il gas, secondo gli accordi firmati a Berlino il 19 dicembre 2023, verrà consegnato in Germania presso il Trading Hub Europe, nei Paesi Bassi al Title Tranfer Facility e nel Regno Unito al National Balancing Point.

Si tratta di una risposta alla necessità dell’Europa di un approvvigionamento energetico affidabile e a lungo termine e di un percorso praticabile verso la decarbonizzazione su larga scala – afferma Anders Opedal, CEO di Equinor, uno dei due firmatari dell’accordo – Equinor e la Germania possono vantare una forte partnership energetica sin dall’inizio delle esportazioni di gas norvegese nel 1977. I volumi totali che abbiamo concordato rendono questo uno degli accordi più grandi che abbiamo stipulato come azienda e le forniture contribuiranno alla sicurezza energetica per Germania ed Europa. Sono inoltre lieto di firmare la lettera di intenti per esplorare le opportunità per fornire a SEFE idrogeno a basse emissioni di carbonio su scala industriale per i decenni a venire, consentendo alle industrie europee e alle centrali elettriche a gas flessibili di accelerare la decarbonizzazione

Egbert Laege, CEO di SEFE e controparte tedesca dell’accordo, esprime lo stesso concetto del partner norvegese e si dichiara molto soddisfatto della partnership. Inoltre annuncia che Astora, la società di stoccaggio dell’idrogeno di SEFE, giocherà un ruolo fondamentale nel futuro delle aziende.

I piani parlano di una fornitura iniziale di 5 Terawattora all’anno a partire, come detto, dal 2029, per arrivare gradualmente a 40 TWh annui nel 2050 e fino al 2060.

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