Il Governo egiziano ha firmato due nuovi contratti di esplorazione offshore per la ricerca di petrolio e gas con la corporation americana ExxonMobile, che prevedono un investimento minimo per le attività di perforazione dei pozzi di almeno 332 milioni di dollari, secondo quanto ha riferito all’agenzia di stampa Reuters il ministero del petrolio del Paese nordafricano.
Il primo dei due deal riguarda l’esplorazione del blocco North East Amriya, con un investimento minimo stimato di 220 milioni di dollari, mentre il secondo è invece relativo al blocco di North Marakia, per un investimento minimo di 112 milioni di dollari.
L’interesse dimostrato dalle major internazionali riguardo nuove esplorazioni nell’offshore dell’Egitto – ricorda la Reuters – è in costante crescita fin dal 2015, quando l’Eni scoprì il maxi giacimento Zohr.
Il ministero ha anche rivelato che questi accordi con ExxonMobil portano a 82 in totale il numero di contratti firmati con investitori internazionali dal 2014 ad oggi, con investimenti minimi che complessivamente raggiungono i 16 miliardi di dollari per lo scavo di 340 pozzi.